Oggi intervistiamo Vittorio Poggi, Top Manager di PGG Healthcare per farci raccontare un periodo di grandi novità per il loro gruppo.
Scopriamo insieme cosa ha portato alla recente riorganizzazione, al cambio di nome in PGG Healthcare e soprattutto come la collaborazione con Sabanet sta dando una bella spinta al modo in cui vengono gestite le strutture sanitarie.
Un racconto molto interessante su come l’innovazione può semplificare la vita e migliorare il lavoro.
L’evoluzione del gruppo PGG Healthcare
Sabanet:
Ciao Vittorio, grazie per il tempo che stai per dedicarci. Iniziamo subito con l’intervista. Raccontaci un po’, come si sta evolvendo il vostro gruppo? Abbiamo saputo di alcune novità interessanti, anche sul vostro nome.
Vittorio Poggi (VP):
Fino a un po’ di tempo fa eravamo un gruppo di tredici strutture. Ora, invece, gestiamo completamente e autonomamente sette strutture. Questo cambiamento è stato l’occasione per rivedere l’organizzazione interna e gli organigrammi.
Il gruppo, oggi, si chiama PGG Healthcare ed è la principale società che gestisce le strutture dislocate sul territorio calabrese nelle province di Catanzaro, Cosenza e Vibo.
L’implementazione di un software tailor-made
Sabanet:
Com’è nata l’idea di voler implementare il software di Sabanet nella gestione dei dati delle varie strutture che gestite?
VP:
Collaboriamo con Sabanet dal 2016, inizialmente con EasyPlan Web. Ma è dal 2019 che abbiamo avviato il progetto EP Care, sviluppato insieme. Tutto parte da un episodio accaduto nel 2018. Una nostra impiegata amministrativa ha avuto un infortunio e non ha potuto lavorare per tre mesi. Noi lavoriamo 365 giorni l’anno, 24 ore su 24, e io mi sono ritrovato a sostituirla.
È stato un vero e proprio incubo. Ci siamo resi conto che negli anni ogni struttura aveva “personalizzato” il lavoro. Così, con mio fratello Gianmario abbiamo iniziato a cercare una soluzione. Inizialmente, abbiamo guardato i software esistenti sul mercato, poi abbiamo parlato con Sabanet. Lavoravamo già con loro per la gestione del personale, e da lì è nata l’idea di sviluppare qualcosa su misura.

Sabanet:
Un progetto costruito da zero, insomma.
VP:
Sì, un software sartoriale. Non è stato tutto rose e fiori soprattutto all’inizio ma ogni ostacolo superato ha rafforzato il legame con Sabanet. Oggi siamo arrivati a uno strumento che ha cambiato completamente il nostro modo di lavorare.
Sabanet:
Come ha reagito il personale a questo cambiamento?
VP:
Con qualche difficoltà all’inizio, ovviamente. Molti lavoravano con noi da 10-15 anni, erano abituati alla piena autonomia. Poi, però, hanno visto i benefici. Oggi tutte le strutture lavorano nello stesso modo. La qualità è salita, i processi sono tracciati. Prima facevamo 1.000 fatture al mese, una per una. Ora le generiamo automaticamente. Un salto enorme.
Sabanet: Ci sono altri esempi emblematici di questa radicale trasformazione?
VP:
Quello delle fatture è l’esempio più lampante. Ma anche il database unico è una svolta: oggi possiamo sapere in tempo reale quanti pazienti ci sono in una struttura, se sono convenzionati, accedere ai documenti anagrafici, tutto in un solo “posto”. EP Care è anche un archivio centrale, accessibile a chi fa parte dell’amministrazione. Abbiamo introdotto nuovi setting assistenziali, come il modulo ambulatoriale. Il paziente può venire da esterno, fare il trattamento e andare via. Per gestire questi servizi serviva un gestionale flessibile. E ancora una volta, Sabanet c’è stata.
La sicurezza dei dati
Sabanet:
E dal punto di vista della sicurezza dei dati?
Vittorio:
Sabanet ci ha sempre trasmesso tranquillità. Abbiamo avuto un attacco informatico alla struttura di Torano (non per colpa di Sabanet, ovviamente), ma grazie ai nostri sistemi di protezione non abbiamo subito danni. Due giorni bloccati, sì, ma nessuna perdita. La gestione dei dati è una priorità e Sabanet ci garantisce serenità anche su questo fronte.
Sabanet:
Quali sono i progetti in cantiere?
VP:
Stiamo lavorando sul modulo per la riabilitazione estensiva, ma anche sull’area sociale – con la gestione del PAI, dei documenti multiprofessionali – e sull’area clinica, con la cartella clinica informatizzata. Una sfida importante: molti dei nostri medici sono in pensione ma prestano comunque servizio in maniera esemplare presso le nostre strutture. Non sono sempre abituati al digitale, ma intraprendere la strada della digitalizzazione era ed è inevitabile.
La firma elettronica
Sabanet:
Cosa ci racconti della firma elettronica?
VP:
Aspettatissima! Oggi stampiamo decine di fogli per ogni ricovero. Con la firma elettronica abbatteremo costi, carta e stress. È anche un passo importante verso la sostenibilità: stiamo investendo in fotovoltaico, mezzi elettrici… non possiamo restare indietro da questo punto di vista.
Sabanet:
Qual è il vostro rapporto con Nicola Fiorentini, il Project Manager che vi sta seguendo e con il team di Sabanet?
VP:
Nicola è stato una piacevolissima sorpresa. Mai una risposta negativa, sempre pronto a trovare soluzioni. Il rapporto umano con tutto il team di Sabanet è una delle cose che apprezzo di più. Non ci sentiamo clienti, ma partner.
Sabanet:
Grazie Vittorio. Le tue parole ci fanno davvero piacere. Ultima domanda: cosa vi aspettate da questo percorso?
VP:
Abbiamo appena redatto il nostro primo piano industriale quadriennale. Tra i progetti principali, la creazione di un polo sanitario a Torano Castello, con poliambulatorio, centro diagnostico e riabilitazione. Sarà il nostro quartier generale. E con Sabanet contiamo di continuare a crescere, insieme. È stato un viaggio impegnativo, ma ne è valsa la pena. E siamo solo all’inizio.
Sabanet:
Vittorio, nuovamente grazie per il tempo dedicato. Alla prossima.