Sabanet entra nella coalizione della Repubblica Digitale del Ministero dell’Innovazione Tecnologica
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Ministero Innovazione Tecnologica: il ruolo di Sabanet
L’innovazione digitale passa dalla città dei due mari, precisamente dall’ex Masseria Quaranta dove ha sede Sabanet, la nostra azienda di sviluppo software, consulenza, System e Business Integration, che da oltre 20 anni è tra le imprese più attive sia in Puglia che nel territorio nazionale nel campo dell’innovazione tecnologica.
A ottobre 2019 abbiamo fondato, con il patrocinio del Comune di Taranto e la sponsorship Università italiane, la SabAcademy per formare figure relative alle nuove professioni digitali: Project Manager, Software Developer (come nell’attuale edizione 2020-2021).
Con questa iniziativa di riconversione, la nostra software house ha conquistato un posto importante nella coalizione di Repubblica Digitale del MITD, Ministero Innovazione Tecnologica e Transizione Digitale, accanto a partner del calibro di Microsoft, Vodafone, IBM, Oracle, Google, solo per citarne alcuni.
Quella del MITD è un’iniziativa strategica nazionale, che ha l’obiettivo di combattere il divario digitale culturale presente nella popolazione italiana, sostenere la massima inclusione digitale e favorire l’educazione sulle tecnologie del futuro.
Pertanto, la SabAcademy – coerentemente con gli assi di Repubblica Digitale – rientra tra le iniziative dedicate agli studenti e ai lavoratori per l’acquisizione delle competenze chiave per i lavori del futuro, attraverso la realizzazione di percorsi integrati tra scuola, università, ricerca e imprese.
Oltre la SabAcademy, Sabanet ha inoltre inserito nella candidatura progetti di rilevanza sociale, che hanno avvalorato ulteriormente il suo ingresso.
“Progettare e innovare continua ad essere il nostro principale obiettivo – commenta Gianfranco Zizzo, CEO di Sabanet e referente del progetto insieme ad Andrea Sestino –Mi piace affermare che oggi Sabanet è quell’azienda in cui tecnologia e terra, efficienza e sintonia sono il connubio che, per una volta, non costringe i giovani del Meridione ad andare via, perché sulle rive dello Jonio si può ancora lavorare.
Per questo continuiamo ad assumere e ad investire sulle persone – chiosa Zizzo – cercando di archiviare l’idea che il lavoro si debba cercare altrove e che al Nord ti realizzi di più”.
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