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Gestione Pazienti Covid: Sabanet regala l’innovativo Portale Famiglia!

La gestione pazienti covid

Non c’è alcun dubbio che le strutture sanitarie stiano affrontando una sfida significativa, anzi due.

La prima è sul piano fisico (se vogliamo, offline) e riguarda certamente la gestione dei pazienti, dei familiari dei pazienti, dell’organizzazione interna con tutto il bagaglio di difficoltà che sono tante e imprevedibili.

La seconda sfida interessa, invece, il piano digitale. Effetto collaterale di una pandemia che ci costringe alle distanze e all’implementazione di dispositivi che consentano di rendere più efficaci le procedure. Si tratta di una partita dall’esito incerto, se vogliamo, perché la maggior parte delle realtà sanitarie non è ancora strutturata in questo senso.

Proprio in virtù dei vantaggi in termini di efficienza, di sostenibilità e di qualità della prestazione che l’e-Health è in grado di assicurare, Sabanet ha deciso di scendere in campo e lanciare un segnale forte.

Vogliamo fare la nostra parte, se non altro perché la mission aziendale è sempre stata quella di fornire soluzioni; ce l’abbiamo nel DNA e da oltre 20 anni vantiamo competenze nel settore delle alte tecnologie.

Veniamo al dunque!

Alle strutture sanitarie – Ospedali, RSA, Cooperative Sociali, Cliniche e Case di Riposo – che si registreranno al nostro form entro e non oltre il 20 dicembre 2020, doneremo l’innovativo Portale Famiglia, gratis fino al termine dell’emergenza Covid-19.

gestione pazienti covid

Cosa è il Portale Famiglia?

Portale Famiglia è il primo servizio che mette al centro il paziente e lo connette con la famiglia favorendo lo scambio di informazioni tra la famiglia, la struttura e l’ospite.

Sabanet ha studiato una soluzione tecnologica innovativa in grado di connettere il paziente al familiare dando alle strutture sanitarie l’opportunità di offrire un servizio incredibilmente utile.

Attraverso questo servizio, il familiare viene messo a conoscenza delle informazioni che la struttura avrà deciso di condividere. Questo processo consentirà:

 

→ FLUSSI DI LAVORO PIÙ CONTROLLATI

→ PAZIENTI PIÙ MONITORATI

→ FAMILIARI PIÙ INFORMATI

 

Portale Famiglia è una novità assoluta e ti consente di:

  • Abbattere i vincoli dovuti alla normativa Covid grazie alla Televisita e al Teleconsulto.
  • Razionalizzare le risorse in struttura.
  • Migliorare l’organizzazione delle visite e del lavoro.
  • Ottimizzare la gestione dei flussi documentali da e verso il paziente (o il familiare).

Cosa comprende Portale Famiglia?

Bacheca news

Un’area in cui la struttura potrà condividere con i caregivers news e informazioni varie.

Videochiamate e chat

Una funzionalità per videochiamate tra parente e paziente o per la programmazione di teleconsulti.

Prenotazione

L’utente del sistema può gestire la prenotazione per videochiamate e/o per visite presso la struttura.

 

Dove eravamo rimasti: “Costruiamo un nuovo inizio!” La lettera del CEO di Sabanet

Un nuovo inizio: Il ritorno alla normalità

Se fino a qualche mese fa l’hashtag ricorrente sulle nostre bacheche, nelle chat di WhatsApp, nelle grafiche pubblicitarie, sui social era #iorestoacasa, ora diventa (per noi di Sabanet) #doveeravamorimasti.

Ci stiamo preparando a tornare, ci prepariamo a riaprire le porte della nostra masseria, a riabbracciarci (ehm, vabbè, per quello aspetteremo); ci prepariamo a guardarci di nuovo negli occhi, sicuramente diversi, ma più consapevoli.

Oggi abbiamo ricevuto una email dal nostro CEO, Gianfranco Zizzo che, oltre ad annunciare la fatidica data in cui a turno rimetteremo piede in azienda, ha riavvolto il nastro.

Un nuovo inizio: Le parole del CEO di Sabanet

Di seguito riportiamo le sue parole:

Quella di lunedì 9 marzo 2020 resterà una data importante nella storia del nostro Network. Segna il primo giorno di chiusura delle nostre aziende causa “Covid-19”. Una risoluzione aziendale che ha anticipato i provvedimenti annunciati poi dal Governo nella stessa giornata.

L’Italia diventava “zona protetta”. Di fatto le nuove regole si raccoglievano nell’ormai familiare hashtag #iorestoacasa: si può uscire solo per comprovate ragioni di necessità. E questa è stata la nostra nuova realtà.

Eravamo del tutto ignari dell’emergenza sanitaria che si sarebbe creata, così come non avremmo mai pensato, all’epoca, che questo virus avrebbe potuto causare tanti problemi a livello individuale e collettivo, per la salute, per i sistemi sanitari ed economici. Ma in poco più di due mesi lo scenario globale è cambiato radicalmente e noi abbiamo dovuto adattarci e far fronte alle nuove esigenze.

È stato facile? Certo che no!

La sospensione dell’attività e l’avvio della CIG sembrava essere l’inizio di un incubo. Ma siamo riusciti a vedere oltre i limiti del momento e a cogliere l’occasione che si presentava per sperimentare una nuova organizzazione lavorativa, una nuova sfida aziendale. Abbiamo capitalizzato il sacrificio imposto e lo abbiamo convogliato in un progetto ambizioso: proiettarci in una nuova dimensione lavorativa, con una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro senza precisi vincoli di orario o di luogo di lavoro ma basato sul senso di responsabilità e di appartenenza svolgendo l’attività lavorativa sempre in team con la formula combinata #iorestoacasa e #distantimauniti. Un esame di maturità per tutti noi.

Per cui, grazie. Grazie per i sacrifici che hai fatto per l’azienda, niente affatto banali e scontati, e per questa nuova prova che hai affrontato, che abbiamo affrontato!

Possiamo affermare che siamo stati bravi. Il risultato conseguito ha mostrato un bel segnale di crescita professionale e l’orgoglio di “appartenere”, nella consapevolezza di essere “parte”, di condividere la vision aziendale apportando il proprio contributo necessario per il conseguimento dell’obbiettivo comune.

Il Coronavirus ha cambiato le nostre vite e le nostre abitudini, ci ha trasformato culturalmente ma ci ha anche fatto acquisire nuove consapevolezze. Sei d’accordo?

Un nuovo inizio: #doveeravamorimasti

E’ un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine”

Questa celebre frase rimane non solo il simbolo della fiducia ma anche della certezza nella ripresa. Con questo spirito quindi affrontiamo adesso la nuova fase. Ripartiamo, con oculatezza, con le dovute cautele, con nuove formule per tornare con fiducia a riappropriarci delle nostre certezze e delle consuetudini.

E quindi si ricomincia da dove eravamo rimasti. Si ricomincia dai nostri uffici, rinnovati, riadattati e pronti ad accoglierci. Si ricomincia con una nuova organizzazione delle attività, con una nuova formula, un’ulteriore sfida che però affrontiamo con la certezza di essere più maturi e coscienti di una reciproca e rafforzata fiducia.

Un nuovo inizio: 15 giugno 2020

Abbiamo scelto di essere cauti, privilegiando ancora la sicurezza di tutti noi e quindi, immuni da frenesie, abbiamo programmato la riapertura degli uffici al 15 giugno per mettere in atto tutti gli accorgimenti necessari ad una ripresa ordinata e vigilata. Ovviamente dovremo osservare nuove regole comportamentali ed organizzative per consentire la prosecuzione delle attività in maniera serena e programmata. Per cui sono state predisposte dagli uffici preposti le circolari contenenti i protocolli organizzativi e sanitari che saranno consegnate ed alle quali dovremo attenerci per poter esercitare le nostre attività in sicurezza e serenità. 

Buon nuovo inizio,

Gianfranco Zizzo

Come ripartire dopo il Covid19? Ecco la risposta per le aziende!

Come ripartire dopo il Covid19? Ecco la risposta per le aziende!

Ieri, come ogni mattina, ho aperto la mail (rigorosamente dopo la colazione e una buona dose di caffè amaro) e mi sono imbattuta in una newsletter che riportava la missiva dei licenziamenti di Airbnb scritta dal CEO Brian Chesky.

Un testo destinato a diventare virale, e non solo perché è legato ad un periodo oggettivamente particolare. Tra i concetti centrali (ti linko la lettera completa alla fine del pezzo) c’era quello di appartenenza.

Mi sono soffermata a riflettere su questa parola, sulla forza potentissima che evoca perché descrive la comunanza dei nostri valori sociali, professionali, familiari all’interno del gruppo di cui facciamo parte.

Così, ho pensato a Sabanet, azienda del Network al quale appartengo, e al fatto che vorrei farmi rilasciare un’intervista dal CEO dell’azienda – Gianfranco Zizzo – in cui possa raccontare le sue future strategie, quelle che ha deciso di mettere in campo per ripartire (con tutte le difficoltà a cui un momento straziante come questo ci sottopone).

Nell’attesa di una sua risposta, ho però pensato: “Perché non ribaltare il punto di vista?! Provo a raccontare io come un’azienda dovrebbe ripartire!” D’altronde, ultimamente leggiamo continue dichiarazioni di imprenditori, amministratori o capi, che dir si voglia, che si cimentano in affermazioni (spesso tutte uguali) su come affrontare la Fase2, il futuro, il cambiamento. Sia chiaro, hanno il dovere di farlo, perché dai piani alti qualcuno deve pur tirare le somme.

È vero anche, però, che al netto di questo tsunami emotivo, psicologico ed economico niente e nessuno sarà più come prima, dipendenti inclusi.

Ripartire dopo il Covid19: Interrogarsi

La trasformazione culturale che il Covid19 ci ha imposto è già in atto ed è più profonda di quanto pensiamo, perché affonda le unghie nelle abitudini e nei pensieri più radicati, nel nostro lavoro e nella nostra vita.

Ci sentiamo spaesati? Sì.

Siamo impreparati? Certo.

Siamo fregati? Dipende.

Dipende dal modo in cui decideremo personalmente di affrontare questa sfida che, contrariamente ad alcune convinzioni comuni, mi sembra una opportunità.

Un’opportunità per ricominciare, per fermarsi (pensiamo al tam tam che abbiamo sempre stigmatizzato), per prendere fiato.

Siamo onesti: non esisteva un manuale per ripartire prima e non esiste oggi; non esiste né per i CEO, né per i lavoratori. Esiste, tuttavia, la consapevolezza del valore che ciascuno di noi – mosso da quel famoso senso di appartenenza – può apportare.

Chiacchierando con Gianfranco, la prima ed unica cosa che ha saputo dirmi è stata: “Apprezzo il grandissimo sforzo che ogni persona all’interno di Sabanet sta facendo, l’amore che molti hanno dimostrato nei confronti dell’azienda”.

Ed è la verità! È vero che ognuno di noi ha anteposto il senso di responsabilità alle nuove e alle volte tedianti incombenze, alle call quasi ad ogni ora del giorno, al punto che sul Curriculum tra le ultime esperienze lavorative potremo aggiungere: “Call Specialist”.

È vero che ognuno di noi ha popolato il cerchio simbolico che ha costruito in questi anni con sforzi encomiabili, con le proprie sacrosante intuizioni e con il coraggio di reinventarsi in un ambiente diverso, con un modus operandi diverso.

Ah, vabbè ma stai parlando dello Smart Working?”

No! Non sto parlando di Smart Working, perché non basta avere una connessione veloce ed essere a casa per parlare di Smart Working. Quello è il Remote Working ed è un’altra cosa.

Parlo di mutamento culturale; parlo di riscoprirsi in una veste nuova, con nuove consapevolezze. Parlo del fatto che molti di noi hanno scoperto di sapersi autogestire e di saper autogestire il tempo dannatamente bene. Ti pare poco? A me pare un cambio di rotta degno di nota.

Ripartire dopo il Covid19: Rivalutare

E penso che, in questi 90 lunghissimi giorni, sia stata proprio questa la sfida più difficile, persino per i migliori CEO del mondo: riuscire a riportare sulla rotta giusta un team oggettivamente sparpagliato affinché non andasse alla deriva.

Puntare sulle persone diventa così la strategia più efficace per qualunque azienda. Banale, penserai! Eppure ti assicuro che non è un concetto così scontato per molti imprenditori.

Perché, vedi, potrai dotarti delle migliori tecnologie esistenti sul mercato, delle piattaforme più performanti per l’organizzazione del lavoro a distanza, ma se non ti doti delle persone giuste non ci sarà fase 3 – 4 o 10 che tenga.

E penso che nella sua intervista mai concessa, Gianfranco Zizzo volesse dirmi proprio questo.

La lettera del CEO di Airbnb

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Coronavirus: Sabanet non si ferma!

Coronavirus: Sabanet non si ferma!

Siamo tutti d’accordo sul fatto che la situazione sanitaria che stiamo vivendo in Italia avrà ripercussioni (anzi, le sta già avendo) sull’intera economica del Paese. 

La Sabanet ha adottato le misure consigliate dalle autorità sanitarie e governative per garantire, da un lato, la salute dei propri collaboratori, clienti e partner e, dall’altro, per assicurare la continuità dei servizi.

Insomma, non ci fermiamo! Non ci fermiamo perché abbiamo il dovere professionale di affiancare chi si è affidato a noi (con tutte le precauzioni del caso). E, come in tutte le relazioni, la solidità del rapporto si testa proprio nei momenti più difficili. Questo è uno di quelli, pertanto abbiamo solo definito qualche accorgimento (più che obbligatorio) fermo restando la nostra presenza costante.

Coronavirus: Sabanet appuntamenti

Prevederemo, anziché incontri e appuntamenti fisici, videoconferenze e call telefoniche. Riunioni, convegni e momenti formativi saranno svolti con modalità telematiche in sostituzione delle consuete missioni (se non strettamente indispensabili).

Coronavirus: Sabanet telelavoro

In caso di conclamata situazione di crisi nelle zone dove sorgono le nostre sedi operative sarà consentito di non recarsi in ufficio e di prestare la propria attività lavorativa da casa attraverso la formula del telelavoro. W lo Smart Working!

Il nuovo assetto organizzativo non avrà impatto sulla qualità dell’erogazione dei servizi, potrebbe esserci solo qualche rallentamento fisiologico, nulla di più. 

Coronavirus: Sabanet opportunità

Di certo il Coronavirus non ci impedirà di lavorare alacremente come abbiamo sempre fatto e laddove molti vedono una disfatta, noi in tutto questo caos sanitario, sociale e psicologico, ci vediamo un’opportunità.

Ok, un’affermazione del genere potrebbe essere facilmente fraintesa. Lascia che ti spieghiamo meglio. I nostri clienti sono sparsi per l’Italia e ogni settimana le #SabaPeople sono in viaggio, barcamenandosi tra aeroporti, stazioni ferroviarie e uffici. Come abbiamo detto qualche riga fa, abbiamo giustamente inibito qualunque spostamento e, nonostante le difficoltà siano dietro l’angolo, vogliamo cogliere l’opportunità, ad esempio, dello Smart Working. 

Spirito d’avventura, di sopravvivenza? Definitelo come volete, in entrambi i casi vietato restare immobili e avere paura!