Non possiamo certamente dire che l’inizio della Fiera Sicurezza 2019 – dal 13 al 15 novembre – sia stato dei migliori. Ti spieghiamo perché.
Il 12 novembre un nutrito gruppo della Sabanet Family si è messo in marcia direzione Milano Rho. Il volo ha collezionato un ritardo di 7 ore – S.E.T.T.E. O.R.E. – causa maltempo, che ci ha rimbalzato da Bari a Brindisi come palline da ping-pong.
Nel marasma generale (considerando che si trattava del giorno prima, quindi cruciale, della manifestazione i due eroi Luciano e Antonio hanno gestito la logistica con una mano sul cuore (per l’infarto annunciato dovuto alla situazione di assoluta emergenza) e l’altra sul cellulare. Il lavoro di squadra, se pur a distanza, ha prodotto i suoi buoni frutti. Tra un cavo troppo corto, un’imprecazione e Ryanair, ce l’abbiamo fatta!
Fiera Sicurezza 2019: Ciò che abbiamo trovato
Al nostro arrivo, lo stand di Sabanet ci ha lasciato senza parole, ripagandoci della fatica dei 3 mesi, che ci hanno visto investire tempo e passione su quello che sarebbe stato il nostro principale biglietto da visita in una delle fiere più importanti nel settore sicurezza a livello nazionale e internazionale.



In quello spazio di 45mq rivestito da tonnellate di emozioni, c’eravamo noi – le Saba People – c’era la nostra identità, il nostro spirito collaborativo, le risate e quel prendersi anche un po’ in giro che ci ha fatto fare la differenza tra i titani dell’industria. C’era il lavoro di Stefania e di Cindy (grafica ed illustratrice) e Stefania R.; c’era il lavoro degli sviluppatori, dei sistemisti, di Gabriele, di Dino, Giovanni, Tommaso, Andrea, di Luciano (responsabile della sede di Milano), del direttore commerciale Armando e dei commerciali Antonio F. e Antonio C, di Marco Sonni (responsabile della sede di Roma di Sabanet). C’era il lavoro instancabile di Daphne, di Angela e Sara. C’era il lavoro dei capitani: Valeria e Gianfranco. E della sommelier, Fabiana, che ha allietato il passaggio dei clienti e dei prospect con l’ottimo vino di Cantine Tinazzi e i taralli artigianali di Chicche di Puglia, rimembrando le nostre origini pugliesi richiamate perfino dalle piante di ulivo che svettavano tra le pareti bianche e dalla foto della nostra masseria di via Alberto Sordi a Taranto alle spalle del bancone del bar.








Ringraziamenti
I ringraziamenti sono doverosi, se non altro perché a vincere, nel nostro caso, è stata ed è la squadra, il network. A vincere sono stati e sono le ambizioni e il desiderio conclamato di “urlare” che Sabanet, prima ancora di essere un’azienda, è una famiglia in cui ognuno è legato all’altro come nella SABATRON City (di cui presto ti parleremo).
Ci vediamo nel 2021!
Ringraziamo per le foto Valeria Merlo e Luciano Giungato.